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Facebook verso il Metaverso isolato

Con un annuncio che sembra isolato Facebook, o Meta, ha deciso di eliminare i “contatti fidati”.

I contatti fidati in Facebook avevano l’onere di poter dare accesso al nostro account in caso avessimo perso la password o in qualunque altro caso di accesso impossibilitato.

Ecco che, grazie alla “fiducia” di questi contatti fidati che potevano essere amici o familiari, avremmo potuto recuperare il nostro accesso al social in maniera piuttosto semplice.

Ecco cosa dice Facebook in merito ai contatti fidati:

Lo scopo della guerra secondo Orwell – Parte 7

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Nella prima, nella seconda, nella terza, nella quarta, nella quinta e nella sesta parte di questa rubrica “lo scopo della guerra secondo Orwell” abbiamo proposto il CAPITOLO III di “TEORIA E PRASSI DEL COLLETTIVISMO OLIGARCHICO”, il saggio presente nell’opera 1984 che il protagonista Winston Smith si trova a leggere in un momento di riposo, verso pagina 150 del libro.

Oggi proseguiamo continuando il capitolo V da dove l’avevamo interrotto.


George Orwell

Capitolo III: La Guerra è pace

PARTE VII

Lettura

Il mondo chiuso e separato nel quale vive andrebbe in pezzi e potrebbero svanire la paura, l’odio e l’ipocrisia su cui si basa il suo morale. Resta pertanto inteso da tutti i contendenti che la Persia, l’Egitto, Giava o Ceylon possono cambiare cento volte di mano, ma le frontiere principali possono essere attraversate solo dalle bombe.
Tutto ciò sottintende un fatto che non viene mai menzionato esplicitamente ma sul quale si conviene tacitamente e in base al quale si agisce: le condizioni di vita nei tre superstati sono più o meno le stesse. Nell’Oceania il sistema dominante si chiama Socing, in Eurasia Neobolscevismo, mentre per l’Estasia si fa ricorso a un’espressione cinese, di solito tradotta col nome di Culto della Morte, ma che forse si renderebbe meglio con Annullamento dell’Io. Al cittadino dell’Oceania non è permesso di sapere alcunché dei principi che governano gli altri due sistemi, tuttavia gli si insegna a esecrarli come sanguinosi insulti alla morale e al senso comune. In realtà le tre dottrine sono assai simili fra loro, mentre i sistemi sociali che esse informano sono assolutamente identici.

Commento prima parte

Nulla da fare, Orwell riesce a descrivere il nostro presente a distanza di decenni, chissà per quale strana "magia". Forse perché era già tutto preventivato?

Lettura

Ovunque vigono la medesima struttura piramidale, il medesimo culto di un capo semidivino, la medesima economia che dipende da un continuo stato di guerra e di esso si alimenta. Ne consegue che i tre superstati non solo non possono conquistarsi l’un l’altro, ma non trarrebbero alcun vantaggio se una simile evenienza si realizzasse. Al contrario, finché restano in conflitto fra loro, si sostengono vicendevolmente, come tre covoni di grano. Come al solito, poi, i gruppi dirigenti di tutte e tre le potenze sono al tempo stesso inconsapevoli e coscienti delle loro azioni. Dedicano la loro esistenza alla conquista del mondo, ma sanno anche che è indispensabile che la guerra non cessi mai e che non si raggiunga alcuna vittoria finale. Nel frattempo, il fatto che il rischio di conquiste non esiste, rende possibile quella negazione della realtà che costituisce la caratteristica precipua del Socing e dei sistemi di pensiero che gli si oppongono. È a questo punto necessario ripetere quel che si è detto poc’anzi, e cioè che la guerra, diventando perenne, ha mutato profondamente la propria natura.

Commento seconda parte

Ciò che viene descritto sembra di poca importanza, ma è fondamentale.
Se tutti sono in guerra tra loro, da chi comprano le armi?
Naturalmente gli apparati che confezionano armi come se fossero confetti, riforniscono entrambe le parti. Economie di guerra mentre i popoli muoiono di fame, accompagnato da slogan come "la guerra è pace" o "ce la faremo".

Lettura

In passato la guerra era quasi per definizione qualcosa che prima o poi finiva, in genere sotto forma di vittoria o sconfitta indiscutibili. Nel passato, inoltre, costituiva uno dei sistemi principali attraverso cui le società umane mantenevano un contatto diretto con la realtà. I governanti di tutti i tempi hanno cercato di imporre ai loro sottoposti una falsa visione del mondo, ma non si sono mai potuti permettere di alimentare illusioni tendenti a minare l’efficienza militare. Fino a quando la sconfitta implicava la perdita dell’indipendenza o conseguenze generalmente ritenute indesiderabili, era necessario intraprendere misure forti per evitarla. I fatti concreti non potevano essere ignorati. In filosofia, nella religione, nell’etica o nella politica, poteva anche accadere che due più due facesse cinque, ma quando si trattava di progettare un fucile o un aeroplano, due più due doveva fare quattro. Le nazioni meno forti finivano sempre per essere conquistate, prima o poi, e la lotta per l’efficienza non lasciava spazio alle illusioni. Il possesso di una simile dote, inoltre, consentiva di trarre lezione dal passato, il che implicava a sua volta la necessità di avere una nozione abbastanza accurata di quanto era accaduto. Ovviamente i giornali e i libri di storia avevano ognuno un proprio orientamento politico ed esibivano tutta una serie di pregiudizi, ma la falsificazione delle cose come si pratica oggi sarebbe stata impossibile. La guerra faceva da garante dell’integrità mentale. Anzi, se si prendono in considerazione le classi dirigenti, costituiva la forma di garanzia più solida. Fino a quando le guerre potevano essere vinte o perdute, nessuna classe dirigente poteva ritenersi totalmente irresponsabile degli avvenimenti.

Commento terza parte

In media, il prezzo di un carro armato Leopard varia tra i 13 e 15 milioni di euro (fonte).
Centinaia di questi carri costano quindi miliardi. Eppure gli slogan continuano nel "non ci sono soldi per le scuole, per la sanità e per finanziare le ricostruzioni di zone terremotate"; ma se si tratta di guerra allora questi soldi vengono spesi ben volentieri.

scopo della guerra
mappa 1984 di George Orwell

Seguirà parte 6. Se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo e commentate le vostre considerazioni

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Green: La scusa per…

Usano la scusa del Green per attuare le città da 15 minuti, ID digitale, Crediti carbonio, ecc

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In questo video vi porto ulteriori prove e collegamenti per dimostrarvi che è tutto ufficiale ed attivo adesso in fase sperimentale.

Video: Il Green è la scusa per…

Fonti:

https://www.repubblica.it/green-and-blue/2023/03/06/news/citta_da_15_minuti_cospirazione_ztl_negazionismo_climatico_oxford-390069782/

https://www.comune.roma.it/web/it/dipartimento-decentramento-servizi-delegati-e-citta-in-15-minuti-citta-dei-15-min.page?contentId=DDC964347

https://www.comune.milano.it/-/sviluppo-economico.-spazi-e-servizi-per-una-milano-a-15-minuti-il-comune-lancia-il-bando-per-arricchire-i-quartieri-con-attivita-ad-impatto-sociale-

https://www.comune.venezia.it/it/content/c40-cities-e-connecting-delta-cities

https://www.comune.roma.it/web/it/notizie.page?temat=ambiente_&temat=innovazioneesmartcity_

https://servizi.comune.milano.it/dettaglio-contenuto/-/asset_publisher/pqxq/content/avviso-pubblico-mi15

https://www.comune.roma.it/eventi/it/roma-innovation-smart-citizenship.page

http://www.comune.bologna.it/relazioniinternazionali/servizi/159:16617/

https://www.c40.org/cities/


Video precedenti:

Città da 15 minuti: https://youtu.be/Xl3j6C4pqK8

European Digital Wallet: https://youtu.be/mpBiefy3f8I

Crediti Carbonio: https://youtu.be/M3YBQgeYhew


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Dal Green Pass all’Identità Digitale con Credito Sociale – Era TUTTO Programmato

Il video sarà pubblicato dalle ore 18 di oggi !

PUNTATE SUI DOCUMENTI WEF 2018 E 2022 :
1- https://www.twitch.tv/videos/1670412482
2- https://www.twitch.tv/videos/1672696626

LISTA FONTI QUI : https://www.reloaded.info/identita-digitale-introduzione-transizione-globale-dellid/

FONTI DELL’ULTIMO MINUTO INSERITE NEL MONTAGGIO VIDEO :

La Russia introdurrà gli ID digitali nel 2024
Ci sono piani per istituire una piattaforma Digital Profile entro il 2023
https://tass.com/science/1044074

Putin sostiene  la proposta del Ministero dello sviluppo digitale di introdurre ID digitali sugli smartphone: https://interfax.com/newsroom/top-stories/88011/

PAGINA RICERCA :
https://www.google.com/search?q=russia+digital+identity&ei=Q2X9Y7OCNM2K9u8P1-KVkAQ&oq=russia+digital+iden&gs_lcp=Cgxnd3Mtd2l6LXNlcnAQAxgAMgYIABAWEB46DQgAEPEEEB4QogQQsAM6CAgAEKIEELADOgUIABCABDoLCAAQgAQQsQMQgwE6BQguEIAEOggIABCxAxCDAToJCAAQFhAeEPEEOgcIABCABBATOgsIABAWEB4Q8QQQEzoICAAQFhAeEBM6DQgAEBYQHhAPEPEEEBNKBAhBGAFQ1AdYsBZgsB1oAXAAeACAAWqIAYIKkgEEMTIuMpgBAKABAcgBAsABAQ&sclient=gws-wiz-serp

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Crediti Carbonio (Carbon Footprint)

Cosa sono i Crediti carbonio e come ci limiteranno.

Vi spiego il programma dell’ UE e ONU (Agenda 2030) che riguarda le limitazioni dei consumatori entro il 2030, compresa la programmazione.

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Video Crediti Carbonio

Fonti:

https://commission.europa.eu/eu-regional-and-urban-development/topics/cities-and-urban-development/city-initiatives/smart-cities_it

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_23_762

https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/european-green-deal/repowereu-affordable-secure-and-sustainable-energy-europe_it

https://www.eea.europa.eu/about-us

https://www.eea.europa.eu/publications/single-programming-document-2023-2025

https://www.eea.europa.eu/data-and-maps/data-providers-and-partners/c40

https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/fit-for-55-the-eu-plan-for-a-green-transition/

https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2022/10/27/first-fit-for-55-proposal-agreed-the-eu-strengthens-targets-for-co2-emissions-for-new-cars-and-vans/

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20221019STO44572/il-divieto-di-vendita-per-le-nuove-auto-a-benzina-e-diesel-nell-ue-dal-2035

https://www.un.org/en/climatechange/net-zero-coalition

https://www.un.org/en/desa/un-secretary-general-issues-new-global-roadmap-secure-clean-energy-access-all-2030-and-net-zero

https://netzerocities.eu/

https://climate.ec.europa.eu/eu-action/climate-strategies-targets/2050-long-term-strategy_it

https://www.weforum.org/communities/gfc-on-net-zero-transition

https://www.weforum.org/projects/sustainable-banking

https://www.mastercard.com/news/europe/sv-se/nyhetsrum/pressmeddelanden/sv-se/2019/april/do-black-the-world-s-first-credit-card-with-a-carbon-limit/

https://usa.visa.com/about-visa/newsroom/press-releases.releaseId.18521.html

https://www.americanexpress.com/en-us/benefits/carbon/?intlink=us_benefits_types_carbon

https://www.agenziacoesione.gov.it/comunicazione/agenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile/

https://unric.org/it/agenda-2030/

https://www.un.org/sustainabledevelopment/climate-change/

https://www.weforum.org/agenda/2020/09/c40-cities-covid-19green-recovery/

https://www.c40.org/wp-content/uploads/2021/08/2270_C40_CBE_MainReport_250719.original.pdf


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IDENTITA’ DIGITALE: Introduzione- Transizione Globale dell’ID

DIGITAL ID introduzione globale- ultime

PORTAFOGLIO ID DIGITALE EUROPEO: PREPARIAMOCI!
https://www.thalesgroup.com/en/worldwide-digital-identity-and-security/government/news/european-digital-id-wallet-lets-get

03 FEBBRAIO 2023

La Commissione europea ha selezionato quattro consorzi comprendenti organizzazioni pubbliche e private di tutta Europa per eseguire progetti pilota su larga scala per il prossimo portafoglio di identità digitale dell’UE. La Commissione ha dato l’annuncio nel dicembre 2022, a seguito di un invito a presentare proposte pubblicato nel febbraio dello stesso anno. Lo scopo dei programmi pilota è testare l’implementazione del portafoglio di identità digitale dell’UE in casi d’uso prioritari come i servizi bancari e di eGovernment e oltre i confini nazionali. Questi progetti sosterranno l’implementazione di successo di eIDAS 2 ,
https://www.thalesgroup.com/en/markets/digital-identity-and-security/government/identity/eidas-regulations
il regolamento dell’UE che obbliga tutti gli Stati membri a mettere a disposizione di ogni cittadino che lo desideri un portafoglio di identità digitale.

” Siamo lieti di contribuire a due dei consorzi selezionati, vale a dire POTENTIAL e NOBID, insieme ai nostri clienti e partner nei settori dell’identità, bancario e delle telecomunicazioni “, ha commentato Youzec Kurp VP – Identity & Biometric Solutions di Thales.
“ Metteremo a disposizione la nostra esperienza in sicurezza digitale, identità digitale e pagamenti digitali per supportare al meglio quella che consideriamo un’iniziativa pionieristica, che farà avanzare la sicurezza e la sovranità digitale di un altro passo avanti in Europa, garantendo al contempo servizi più convenienti per i cittadini. “

Il Consorzio POTENTIAL
www.digital-identity-wallet.eu/
testerà sei casi d’uso (“Servizi governativi elettronici”, “Apertura conto bancario”, “Registrazione SIM”, “Patente di guida mobile”, “Firma elettronica qualificata remota” e “Prescrizione elettronica”) in 19 Stati membri dell’UE e Ucraina. Thales, sta lavorando al fianco di un totale di 148 partecipanti all’interno del consorzio , scelti dalla Commissione Europea per costruire ed esplorare una così vasta gamma di casi d’uso.

Parallelamente, il consorzio NOBID
www.nobidconsortium.com/
è stato scelto per condurre progetti pilota di pagamenti paneuropei basati sul portafoglio di identità digitale dell’UE. NOBID comprende sei paesi (Danimarca, Germania, Islanda, Italia, Lettonia e Norvegia) e comprende le principali agenzie governative digitali, banche e imprese, nonché fornitori di tecnologia europei come Thales. Gli schemi pilota di NOBID sfrutteranno l’infrastruttura di pagamento esistente per consentire l’emissione di pagamenti, pagamenti istantanei, trasferimenti da conto a conto e accettazione di pagamenti sia in negozio che online.

I nuovi consorzi sono stati creati per plasmare il futuro dell’identità digitale e rispondere alle aspettative dei cittadini sia in termini di facilità d’uso che di sicurezza e privacy dei dati. Un recente sondaggio condotto da Thales su 1800 cittadini europei mostra che quasi 7 persone su 10 attendono con impazienza il portafoglio di identità digitale dell’UE . Le aspettative sono ancora più elevate tra coloro che già utilizzano una qualche forma di schema di identità digitale nazionale. Non sorprende che il sondaggio mostri anche che la sicurezza è un problema chiave per il 66% degli intervistati . Il lavoro dei consorzi recentemente annunciati svolgerà quindi un ruolo cruciale nel garantire che il portafoglio di identità digitale dell’UE sia all’altezza delle aspirazioni dei governi, dei fornitori di servizi e dei cittadini di tutta Europa.

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La biometria alimenta i principali progetti di identificazione digitale del settore pubblico e privato
www.biometricupdate.com/202302/bio…tal-id-projects

11 febbraio 2023

La biometria sta giocando un ruolo di primo piano nel movimento senza password, portafogli digitali e programmi di identificazione nazionale che fanno notizia questa settimana. Sia Thales che Idemia sono coinvolte sia nei progetti pilota di portafogli digitali dell’UE che nel presunto interesse per un lucroso contratto nella Repubblica Democratica del Congo. Un evento della FIDO Alliance prevedeva un grande anno per le passkey, proprio quando Socure si è unita al gruppo. Anche l’evoluzione dell’identità digitale in Kenya e nel Regno Unito ha reso gli articoli più letti su Biometric Update .

Un contratto per una carta d’identità biometrica sarà presto appaltato dalla Repubblica Democratica del Congo , con un valore stimato di 428 milioni di dollari. Si dice che Thales, Idemia e Veridos stiano preparando offerte e Pangea e Dermalog hanno vinto contratti multimilionari nel paese nell’ultimo anno.

Il nuovo governo del Kenya ha annunciato l’intenzione di eliminare il suo arretrato di richieste di passaporti biometrici, avendo ricevuto 50.000 libretti in bianco e con altri 200.000 in arrivo. Ha inoltre avanzato piani per accelerare l’emissione di documenti di cittadinanza e residenza e sviluppare il suo UPI come sistema di identità dalla nascita alla morte.

I progetti pilota per il portafoglio di identità digitale dell’UE includono una serie di consorzi composti da grandi fornitori di tecnologia come Visa, Idemia e, in due casi diversi, Thales.

La OpenWallet Foundation è pronta a lanciare un motore open source per la creazione di portafogli digitali e ha discusso i suoi piani in un panel della Linux Foundation Europe al World Economic Forum. L’OWF è cresciuto da 3 a 350 organizzazioni membri, fornendo qualche speranza che sarà in grado di raggiungere il suo obiettivo di garantire l’interoperabilità dell’identità digitale.

L’uso dell’autenticazione facciale da parte delle istituzioni finanziarie russe viene esplorato in un guest post da un trio di autori del marchio Inoface di Metrica B. La biometria viene utilizzata da oltre 200 banche in Russia per il controllo degli accessi, la sicurezza delle filiali, i pagamenti e i programmi fedeltà, scrivono.

Il direttore dell’UNICEF Cornelius Williams ha dichiarato durante l’ultimo livecast ID4Africa che 20 nazioni africane sono sulla buona strada per soddisfare l’SDG 16.9 delle Nazioni Unite rilasciando un’identità legale universale per tutti entro il 2030.

Startup Wink ha raccolto 3 milioni di dollari in finanziamenti iniziali per mettere l’autenticazione facciale per il controllo degli accessi senza password non solo sui telefoni, ma anche sui terminali POS, sui dispositivi IoT e sulle console delle automobili. L’azienda ha rapidamente raccolto fondi per portare avanti la sua visione della biometria decentralizzata.

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Banche, quali sono i vantaggi nell’utilizzo dell’identità digitale
www.economyup.it/fintech/banche-qu…ntita-digitale/

06 Feb 2023
L’identità digitale è particolarmente utile per le banche, perché da essa dipendono l’efficacia e la velocità delle iniziative digitali per conoscere i clienti. Ecco a che punto siamo con il digital ID nel mondo bancario e alcuni esempi

Identità digitale, uno strumento di cui le banche avranno sempre più bisogno. Secondo una ricerca condotta da Juniper Research, gli utenti delle app per l’identificazione digitale (ID digitale) passeranno da circa un miliardo nel 2020 a oltre 6,2 miliardi nel 2025, con un aumento di sei volte. Il World Economic Forum (Wef) ha evidenziato che gli istituti di credito e altre società finanziarie dovrebbero guidare i sistemi di identità digitale, dato che sono fortemente regolamentate e possiedono una solida infrastruttura in termini di cybersicurezza.

A che punto siamo con il digital ID?

A livello europeo, l’ID digitale nazionale danese, NemID, fornisce agli utenti firme digitali per varie transazioni, e vanta tassi di adozione del 90%. La soluzione svedese per l’identità digitale, BankID, ha un tasso di adozione del 75% circa. In Olanda, il digital ID nazionale, iDIN, aiuta gli utenti ad autenticare la propria identità in modo sicuro.

E in Italia? Nel nostro paese l’identità digitale è stata adottata a macchia di leopardo solo da alcune banche, che si appoggiano allo SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale). Quest’ultimo è il sistema unico di identità digitale ovvero il “pin unico” tramite il quale accedere ai servizi della pubblica amministrazione, introdotto nel marzo 2016 e che il governo Meloni sembra ora intenzionato a mettere in discussione, a favore della carta d’identità digitale (CIE).

Attualmente è in via di sperimentazione il progetto di ecosistema per una identità finanziaria di Politecnico di Milano, PwC, Fabrick e studio legale BonelliErede. Anche questo progetto fa leva sullo SPID, dato che in fase di registrazione, l’utente indica quale banca detiene i suoi dati e aggiunge lo SPID e le sue informazioni certificate.

Nel frattempo, un consorzio di sei Paesi (Italia inclusa), banche e aziende tecnologiche sta sviluppando un digital identity wallet paneuropeo, al fine di unificare l’ID digitale in Europa. Il wallet sostanzialmente è una app con protezione biometrica, che una volta pronta consentirà ai cittadini europei di autenticare il proprio documento d’identità, di usufruire di servizi pubblici e privati e di archiviare dati digitali sensibili in un unico luogo.

Il wallet dell’identità digitale dell’UE integrerà altre iniziative, tra cui i pagamenti internazionali, le iniziative di pagamento europee e l’euro digitale (una Central Bank Digital Currency, o CBDC).

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Il governo del Regno Unito sovvenzionerà programmi privati ​​di identificazione digitale
www.biometricupdate.com/202302/uk-…ital-id-schemes

6 febbraio 2023

I fornitori privati ​​di identità digitale trarranno vantaggio dal fatto che il Dipartimento per la cultura, i media e lo sport (DCMS) pagherà il conto di una “proporzione sostanziale” dei costi per l’identità digitale nel paese, secondo le risposte a una consultazione sul quadro di fiducia . Cercherà inoltre modifiche legali per rendere l’ID digitale valido quanto le credenziali fisiche.
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Il ministro delle Barbados prega le persone di ritirare l’ID Trident, attivare l’ID digitale
www.biometricupdate.com/202302/bar…vate-digital-id

8 febbraio 2023

“Quindi sto incoraggiando e facendo appello a tutti i barbadiani, affinché continuino a ottenere la tua carta, non solo la carta fisica, ma anche passare attraverso il processo relativo alla prossima ondata di ciò che questa carta può fare, che è il componente dell’ID digitale”, Loop News cita le parole del ministro.

Il contratto TRusted IDENTity (Trident, un’icona che compare anche sulla bandiera nazionale) è stato assegnato a Productive Business Solutions (Barbados) nel 2020. Durante la pandemia di COVID-19 si sperava che avrebbe aiutato con il tracciamento dei contatti.

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Kenya per eliminare l’arretrato di passaporti biometrici, in arrivo il nuovo sistema di “identificazione intelligente e digitale”.
www.biometricupdate.com/202302/ken…d-system-coming

6 febbraio 2023

Il governo del Kenya ha preso in consegna 50.000 opuscoli che gli consentiranno di accelerare l’emissione di passaporti biometrici dopo una pausa di un anno, ha annunciato il segretario di gabinetto del ministero dell’Interno e dell’amministrazione nazionale Kithure Kindiki. Il governo ha anche svelato i piani per accelerare il rilascio dei documenti di cittadinanza e residenza e per introdurre sistemi di sicurezza avanzati nei principali porti di ingresso del paese. È inoltre in fase di progettazione un sistema di identità digitale di terza generazione.

Presto sistema di identificazione intelligente e digitale
Kindiki ha anche menzionato il recente annuncio che le registrazioni di nascita e morte nel paese stanno diventando digitali , come parte della rivoluzione digitale del paese.

Ha anche parlato della nuova politica per introdurre “un identificatore personale univoco (UPI) alla nascita per tutti i nuovi nati, il numero che sarà il numero personale del bambino a scuola e in seguito diventerà il suo numero di identità nazionale, numero di previdenza sociale e infine il numero del certificato di morte in corrispondenza del quale scadrà l’UPI.

“Nel periodo compreso tra l’introduzione dell’UPI e 18 anni dopo, quando transiterà nell’ID, il ministero sta lavorando all’introduzione dell’ID intelligente e digitale di terza generazione”, osserva la dichiarazione.
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TSA assume Dignari per i servizi di identificazione digitale, credenziali e gestione degli accessi
www.biometricupdate.com/202302/tsa…gement-services

Il governo degli Stati Uniti ha assegnato alla società di proprietà femminile Dignari un altro contratto di servizi biometrici, questo del valore di 23,5 milioni di dollari.

I funzionari della Transportation Security Administration hanno assegnato il premio a Dignari, che fornirà servizi professionali di identità digitale per la gestione di ID, credenziali e accessi. Il contratto è di un anno ma con tre opzioni di un anno.

La TSA desidera definire, pianificare, promuovere e coordinare meglio l’implementazione delle capacità biometriche che riflettano le migliori pratiche del settore.

Dignari eseguirà servizi tra cui la gestione del progetto e la supervisione e l’analisi dell’implementazione. Fornirà inoltre strategie di integrazione dell’architettura e supporto ingegneristico e tecnico.

Gena Alexa , CEO di Dignari, ha dichiarato in una dichiarazione che qui il personale “aiuterebbe la TSA a modernizzare e migliorare la sicurezza durante tutto il viaggio fornendo soluzioni [ID digitali] affidabili e conformi agli standard che si integrano perfettamente nelle operazioni esistenti”.

L’azienda vende servizi di sicurezza mission-critical e credenziali esclusivamente al governo degli Stati Uniti.

Tali vendite includono un contratto da 29 milioni di dollari per servizi di identità digitale con DHS USCIS lo scorso anno e un accordo di acquisto coperto con DHS del valore di 99 milioni di dollari .

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L’industria della biometria ha un grosso problema con la richiesta di vietare la “sorveglianza” negli aeroporti

14 febbraio 2023

La scorsa settimana, i senatori hanno affermato di volere che la Transportation Security Administration smetta di implementare sistemi di riconoscimento facciale negli aeroporti degli Stati Uniti. Il software di riconoscimento facciale, dicono, viene utilizzato o testato in 16 aeroporti e i piani prevedono un’implementazione continua.

La TSA utilizza la tecnologia di autenticazione delle credenziali, o CAT, terminali che non riconoscono i volti. Cercano solo di abbinarli ai documenti che i viaggiatori devono portare con sé per volare.

I membri dell’associazione affermano che le immagini dal vivo mostrate sugli schermi della TSA per verificare l’identità non vengono memorizzate in modo significativo.

È stato affermato che qualsiasi segmento di un sistema biometrico facciale che visualizza o gestisce in altro modo i dati biometrici, non importa quanto brevemente , li memorizza abbastanza a lungo da poter essere utilizzato in modo improprio. Questo, tuttavia, non è ciò che si intende tipicamente quando si invoca la vulnerabilità dei dati sensibili.

I membri dell’associazione affermano inoltre che le immagini in diretta utilizzate dalla TSA non fanno parte della sorveglianza biometrica in nessun aeroporto.
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Il governo del Regno Unito ha esortato a rafforzare il ruolo dell’ID digitale come bene pubblico all’eForum di Westminster
www.biometricupdate.com/202301/uk-…tminster-eforum

TechUK , un ente commerciale per il settore tecnologico e il suo impatto sulla società, si sta impegnando a concentrarsi sull’esame dell’identità digitale nell’assistenza sanitaria e nel metaverso nel 2023 e ha anche alcune priorità per il progresso del concetto nel Regno Unito in generale, come delineato da Sue Daley , il suo direttore per la tecnologia e l’innovazione.

L’ente commerciale con quasi un migliaio di membri vuole vedere la consegna del Digital Identity and Attributes Trust Framework (DIATF) del Regno Unito , costruire la fiducia del pubblico e la fiducia nell’ID digitale, garantire l’interoperabilità tra ID digitali del settore pubblico e privato e dare priorità all’interoperabilità internazionale.

“Quest’anno dobbiamo fornire il quadro”, ha detto Daley, sperando che il governo superi il limite e che sia “pratico, proporzionato e favorevole all’innovazione”.

“TechUK sostiene pienamente l’elevato obiettivo di DCMS di consentire l’interoperabilità per garantire risultati ottimali dal punto di vista dell’utente finale e dell’interessato”, ha affermato Daley. “Pertanto, per rappresentare veramente l’interoperabilità, sosteniamo fortemente l’uso di ID digitali del settore privato nei servizi governativi e viceversa”.

“Stiamo facendo grandi passi avanti”, ha affermato David Rennie, direttore della strategia di mercato per l’identità digitale, Idemia . “Per molti versi il Regno Unito è stato un mercato leader nell’introdurre il concetto di identità digitale; forse a causa del nostro complicato passato e del nostro complicato rapporto con il soggetto”.

Rennie ha osservato che stanno emergendo due approcci: l’identità digitale privata e pubblica. Ha avvertito che è necessaria una politica chiara sull’identità nel paese se si vogliono garantire investimenti da aziende come Idemia, il gigante francese dell’identità.

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La Thailandia approva l’ID digitale mobile per i viaggi aerei nazionali
www.biometricupdate.com/202302/tha…stic-air-travel

6 febbraio 2023

I passeggeri che si imbarcano sui voli nazionali in Thailandia possono ora identificarsi utilizzando un ID digitale su un’applicazione mobile dopo l’approvazione dell’autorità per l’aviazione civile del paese (CAAT).

L’annuncio è stato dato dal vice portavoce del governo Traisulee Taisaranakul dopo il lancio dell’applicazione D.Dopa sviluppata dal Dipartimento dell’amministrazione provinciale (DPA). L’app può essere eseguita su sistemi iOS e Android, riporta il Bangkok Post.

Un progetto pilota per il rilascio di documenti d’identità digitali ai cittadini tailandesi da parte delle agenzie del Ministero degli affari interni utilizzando l’app D.Dopa lanciata a gennaio.

Il vice portavoce del governo, che ha fatto la rivelazione all’epoca, ha affermato che il servizio verrà gradualmente esteso ad altri settori poiché prevedono di emettere 10 milioni di ID digitali quest’anno.

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I lobbisti vogliono la garanzia della tecnologia di identificazione digitale da DC. Il NIST considera una guida granulare
www.biometricupdate.com/202302/lob…anular-guidance
8 febbraio 2023

L’approccio di Washington alla tecnologia civile non è mai stato così importante come in questo momento.

È così cruciale che due gruppi di pressione del settore hanno chiesto ai funzionari dell’amministrazione Biden di impegnarsi nuovamente per la neutralità tecnologica sull’identità digitale.

Le associazioni vogliono che il governo degli Stati Uniti adotti un rigoroso approccio costi/benefici agli strumenti e ai servizi di identità digitale, come Login.gov, la piattaforma di verifica dell’identità creata appositamente da Washington.

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ID digitale per l’ingresso in discoteca: 1 risultati della prova dell’account in contrasto con i risultati dell’Home Office
www.biometricupdate.com/202301/dig…office-findings

16 gennaio 2023

Con l’ingresso al club che impiega meno di cinque secondi e una preferenza del 90% per l’utilizzo dell’ID digitale rispetto a quello fisico, 1account ha riscontrato che la sua prova dell’ID digitale per l’ingresso in un locale a tarda notte è stata un test di successo, anche se costoso, dei suoi sistemi e ha identificato un altro solido caso d’uso per suoi clienti.

L’incentivo dell’effettivo ingresso gratuito per coloro che hanno l’app potrebbe essere considerato offuscare i risultati, ma l’obbligo locale di sottoporsi ancora al processo di ingresso esistente di scansione e foto delle credenziali fisiche, nonché provare l’ID digitale aveva già tolto qualsiasi vantaggio per gli utenti .

Oltre ai nostri rapporti sulla partecipazione di Yoti e di Innovative Technologies alle prove sandbox del Ministero degli Interni del Regno Unito sull’ID digitale e sulla tecnologia di stima dell’età per l’acquisto di alcolici, Biometric Update ha parlato con 1account, l’app di identità digitale e futuro fornitore di soluzioni di pagamento.

Influenza anche la prova 1account: “Una serie di prove mirava a esplorare se la tecnologia potesse ridurre il tempo di attesa in coda per entrare nei locali autorizzati. I risultati sono stati inconcludenti e suggeriscono che la velocità di accesso alle sedi dipenderà da fattori pratici come una buona batteria del telefono e il segnale Wi-Fi”.

schema
1account ha lavorato con Rekom UK , che gestisce 48 locali notturni in tutto il paese, per un periodo di prova di cinque mesi per l’ingresso al nightclub Tru Camberley nel Surrey, nella periferia occidentale di Londra.

I frequentatori del club che volevano provarlo dovevano scaricare l’app e registrarsi con una scansione di una credenziale e un selfie. Alla porta del club, aprono l’app, toccano il pulsante “Scansione QR” che apre la fotocamera per scansionare il codice QR univoco del locale stampato su un cordino intorno al collo del personale della porta.

Non è necessario un controllo biometrico dell’utente, ad esempio tramite la fotocamera dello smartphone, per aprire o attivare l’app. Ben Keirle, CEO di 1account, ha spiegato che questo non è necessario per questo caso d’uso e il processo mantiene lo standard GPG45 Level 4.

Ogni sede ha anche un codice univoco a quattro cifre. La scansione del QR aggiorna la schermata dell’app per visualizzare il nome dell’utente, la foto (dal momento della registrazione dell’app), lo stato dell’età (SÌ/NO per avere più di 18 anni) e il codice della sede. Questa schermata mostra l’ora corrente che scorre e dura solo 15 secondi.

Questi sono stati raccolti in un “cruscotto rudimentale” nel processo. 1account conserva una registrazione dell’accesso al club tramite l’app per 28 giorni in caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine. Nel club in cui è stato utilizzato, i requisiti di licenza in genere raccolgono più campi dati dalle scansioni delle credenziali.

L’implementazione della licenza inglese per gli alcolici è altamente localizzata. La prova è stata concessa per un club in un’area in cui i funzionari delle licenze richiedono una scansione delle credenziali di identificazione fisiche alla porta (in questo caso con apparecchiature SCANNET) e l’acquisizione di foto all’ingresso. Gli scanner controllano se una credenziale è autentica e leggono nome ed età. Questo viene confrontato con una lista nera di nomi.

Durante il processo, il 24 giugno 2022 le autorità locali hanno concesso solo una finestra per testare l’ingresso digitale rispetto al percorso di scansione delle credenziali. 1account è stato “un po’ sfortunato a dire il vero”, secondo Keirle. Un’ora dopo l’inizio, le antenne dei telefoni cellulari nelle vicinanze si sono guastate per tre delle quattro reti principali.

Va inoltre notato che durante il processo, i frequentatori del club dovevano acquistare i biglietti in anticipo e mostrarli sui loro smartphone o acquistarli all’ingresso con i loro telefoni. Coloro che utilizzavano l’ID digitale 1account non dovevano acquistare i biglietti, come incentivo.

Risultato
Quando è completamente funzionante, il sistema ha consentito ai clubber di superare i controlli dell’identità quasi tre volte più velocemente, in media 4,75 secondi ciascuno nella finestra del test rispetto ai 14,8 secondi in media per il percorso di scansione durante il processo. L’accesso è stato all’incirca due volte più veloce con l’app se si confrontano gli stessi utenti. Quelli cronometrati con l’app e con una media di 4,75 secondi dovevano anche sottoporsi a scansioni di identità che hanno completato in media in 11,63 secondi.

“La maggior parte delle risse che scoppiano nei nightclub sono in coda”, ha affermato Keirle, dimostrando che l’ingresso più rapido offre un vantaggio simile ai risultati nella vendita al dettaglio, dove i controlli di stima dell’età basati sulla tecnologia potrebbero potenzialmente diffondere situazioni in cui il personale altrimenti subirebbe abusi.

1account ritiene di aver raggiunto gli obiettivi come fornire un’identificazione più chiara per ambienti scarsamente illuminati, ridurre il rischio di falsi, migliorare la capacità di sapere chi è o era in un club in caso di incidente. Keirle dice che “il tono del Ministero degli Interni era al massimo tiepido”.

Un problema era il fatto che il processo non consentiva l’uso esclusivo dell’ID digitale. I commenti dello staff riflettevano questo: “Quando si passa al ‘full digital’ sarà molto più semplice” e “Se fosse in prova in un luogo senza ‘ID Scan’, lo adorerebbero”.

Un valutatore ACCS presso la sede ha rilevato: “La nostra valutazione complessiva è che questa tecnologia può facilitare la presentazione digitale dell’identificazione quando si acquistano beni o servizi soggetti a limiti di età e, come tale, è in grado di avere un impatto positivo, anche se marginale, sul raggiungimento della licenza obiettivi. Per le future implementazioni, sarebbe importante garantire un accesso adeguato alle informazioni sulla privacy e sulla trasparenza della tecnologia specifica”.

“Siamo stati lieti di prendere parte a questa iniziativa di Home Office con 1account e i risultati si sono dimostrati estremamente positivi laddove l’ID digitale è stato utilizzato dai frequentatori di club. Ora valuteremo i risultati e cercheremo di vedere come possono portare benefici ai nostri ospiti in futuro”.

Se la legislazione lo consente, 1account spera che 60.000 negozi, bar e club accetteranno l’ID digitale entro un anno e che 2 milioni di persone si saranno registrate per usarlo. Seguirà una soluzione di pagamento integrata nell’app.
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Il Kenya tenta di dare nuova vita al programma di identificazione digitale
www.pymnts.com/emea/2023/kenya-att…ital-id-scheme/

30 GENNAIO 2023

Il governo keniota sta spingendo per uno schema di identificazione digitale a livello nazionale. Ma l’implementazione durata anni finora è stata irta di complicazioni.

I tentativi del governo di creare uno schema di identificazione a livello nazionale risalgono ad anni fa, dopo quasi due decenni di consolidamento dei dati di diverse agenzie di registrazione della popolazione.

Un traguardo importante è arrivato nel 2019 con la creazione del Sistema Nazionale Integrato di Gestione dell’Identità (NIIMS), un registro nazionale che, in teoria, assegna a ciascun cittadino un numero identificativo univoco e permanente, noto come ‘Huduma Namba’, oltre a Una carta di identità.

Come il sistema statunitense dei numeri di previdenza sociale, l’idea è che gli Huduma Namba assegnati ai residenti kenioti alla nascita o al momento della registrazione possano essere utilizzati per identificarli nelle loro varie interazioni civili, comprese quelle che avvengono online.

Eppure, a diversi anni dall’inizio del progetto, l’Huduma Namba deve ancora essere diffuso tra la popolazione in generale.

Sotto il governo precedente, il programma è stato ostacolato dalle accuse di esclusione e di protezione della privacy inadeguata. Allo stesso tempo, anche ottenere la legislazione necessaria attraverso il parlamento si è rivelato difficile.

Tuttavia, da quando è salito al potere nel settembre dello scorso anno, il presidente William Ruto ha tentato di rinvigorire gli sforzi per lanciare un sistema di identificazione digitale come parte dell’agenda di digitalizzazione del suo governo.

Nei commenti fatti la scorsa settimana (27 gennaio), Ruto ha affermato di aver chiesto al Ministero dell’Informazione, delle Comunicazioni e dell’Economia Digitale (ICT) “di lavorare sull’identità digitale in modo che la grande cosa di Huduma che non è mai esistita – possiamo finalmente avere come Keniani un’identità digitale.

Ha aggiunto di aver informato Eliud Owalo , segretario di gabinetto del Kenya per l’ICT, che “i kenioti devono essere in grado di identificarsi digitalmente” entro la fine dell’anno.

La dichiarazione di Ruto arriva mentre il governo sta spingendo per consentire ai kenioti di accedere a una gamma più ampia di servizi online.

In quelle stesse osservazioni, il presidente ha affermato che il numero di servizi disponibili digitalmente è raddoppiato da 300 a 600 nelle ultime settimane e che il governo è “sulla buona strada” per arrivare a 5.000 nei prossimi sei mesi.

Sebbene dato per scontato negli Stati Uniti, altrove, il concetto di avere un unico identificatore per tutta la vita che può essere utilizzato per rintracciare le persone attraverso i database governativi è stato ferocemente contrastato dai sostenitori della privacy.

Ad esempio, mentre i responsabili politici dell’UE vanno avanti con i piani per lanciare il proprio quadro di identità digitale a livello di blocco , una proposta iniziale per includere un “identificatore elettronico unico e persistente” è stata messa in dubbio.

In effetti, data la difficoltà di far quadrare una proposta del genere con le leggi in Germania e nei Paesi Bassi che impediscono al governo di tracciare i cittadini utilizzando un solo identificatore attraverso i database, la Commissione europea (CE) sembra aver fatto marcia indietro sull’idea.

La questione è altrettanto delicata nel Regno Unito, che ha una storia di resistenza ai tentativi di introdurre schemi di carta d’identità obbligatori. E mentre il governo sta anche esplorando soluzioni che consentano ai cittadini di identificarsi più facilmente online, si è sforzato di sottolineare che tali sistemi rimangono opt-in.

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Il Regno Unito aggiorna le linee guida sull’identità digitale per il diritto al lavoro, l’affitto e i controlli sui precedenti penali
www.biometricupdate.com/202302/uk-…l-record-checks

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L’accordo tra Filippine e Singapore potrebbe preannunciare una maggiore interoperabilità degli ID digitali
www.biometricupdate.com/202301/dea…nteroperability

17 gennaio 2023

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Le telecomunicazioni dello Zimbabwe introdurranno il KYC digitale tra le crescenti preoccupazioni per le frodi informatiche
www.biometricupdate.com/202302/zim…-fraud-concerns


PopID annuncia l’implementazione di grandi clienti per i pagamenti biometrici facciali negli Emirati Arabi Uniti
www.biometricupdate.com/202302/pop…payments-in-uae

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Raccomandazioni sull’identificazione biometrica remota da CDT Europe
Come modificare la legge UE sull’IA per i diritti umani
www.biometricupdate.com/202302/rec…from-cdt-europe

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Il capo dell’ID pakistano a capo del comitato per la trasformazione digitale dell’UNDP mentre la Banca mondiale valuta i finanziamenti
www.biometricupdate.com/202302/pak…k-mulls-funding

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Digital ID wallet, gli italiani fra i più entusiasti: il 75% pronto a passare all’azione

Secondo le rilevazioni di Thales siamo ben oltre la media Ue che si attesta al 66%. Piace il “portafoglio” su smartphone su cui caricare tutti i documenti. Dovranno però essere garantiti privacy e semplicità. Entro settembre 2023 tutti gli Stati membri dovranno rendere disponibile la piattaforma: dopo la fase pilota pieno roll-out nel 2024

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Svipe collabora per lanciare l’app per l’identificazione digitale dei consumatori Knowingme ID

www.biometricupdate.com/202301/svi…pp-knowingme-id

Il fornitore svedese di biometria Svipe ha stretto una partnership con la società tecnologica britannica SMS Speedway per lanciare la joint venture Knowingme ID .

L’app Knowingme ID consentirà alle persone di dimostrare la propria identità online proteggendo i propri dati personali, secondo l’annuncio.

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iDenfy apre il programma partner per i prodotti di verifica dell’ID digitale
www.biometricupdate.com/202301/ide…cation-products

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La prima università australiana scarica le carte d’identità fisiche degli studenti
www.9news.com.au/technology/first-…9f-d8fbf8251827

Un’università nel Victoria è diventata la prima in Australia ad abbandonare le carte d’identità degli studenti.
La Monash University ha lanciato il suo ID digitale M-Pass, giusto in tempo per la settimana di orientamento.
Invece di ottenere una carta fisica, i nuovi studenti e il personale potranno spostarsi nel campus e accedere agli edifici con un tocco di uno smartphone o di un Apple Watch.

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I progressi dell’ID digitale possono facilitare il voto online in Australia, suggerisce l’ex funzionario elettorale
https://www.biometricupdate.com/202301/dig…ficial-suggests

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Il Kenya valuta modifiche allo schema di identificazione digitale e nuovi usi per il controverso Huduma Namba
https://www.biometricupdate.com/202301/ken…al-huduma-namba

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La trasparenza può promuovere l’equità dell’ID digitale, affermano i relatori del forum politicohttps://www.biometricupdate.com/202301/transparency-can-drive-digital-id-equity-policy-forum-panelists-say

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Dispositivi avanzati di analisi dei documenti di identità digitali di Elyctis, implementati da Regula
Per il controllo delle frontiere in Cechia, la polizia scientifica in Ecuador, rispettivamente
https://www.biometricupdate.com/202301/adv…regula-deployed

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https://english.alarabiya.net/News/world/2…r-surveillance-
ID DIGITALE INDIA

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Trudeau minaccia i premier: taglierà i fondi per l’assistenza sanitaria a meno che non accettino l’ID sanitario digitale

https://original.newsbreak.com/@eden-repor…gital-health-id

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Certificazioni e partnership prosperano sotto i quadri di identificazione digitale del Regno Unito
https://mobileidworld.com/certifications-a…-id-frameworks/

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È tempo di possedere la tua identità digitale
Mentre emergiamo nel mondo del Web3 e del metaverso, stiamo iniziando a vedere metodi di conservazione dei dati in cui l’utente Web ha piena visibilità e controllo di questi, in particolare attraverso le identità digitali.
https://cointelegraph.com/innovation-circl…igital-identity

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la Commissione europea approva la joint venture per la pubblicità digitale, soprannominata “TrustPid”
https://www.thefastmode.com/commentary/303…dubbed-trustpid

La Commissione europea, venerdì scorso, ha approvato la creazione di una joint venture tra gli operatori europei Deutsche Telekom AG Orange SA, Telefónica SA e Vodafone Group plc, ai sensi del regolamento UE sulle fusioni. Destinata a fornire a marchi ed editori nei paesi di Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito una piattaforma per le loro attività di marketing e pubblicità digitale, la nuova impresa sfrutterà un codice digitale univoco associato all’abbonamento di rete mobile o fissa di un abbonato come mezzi di identificazione digitale. Ciò consente ai marchi di riconoscere gli utenti sui loro siti Web o applicazioni, previo loro consenso e in modo pseudonimizzato, e quindi tracciare le loro preferenze e adattare contenuti e offerte alle loro esigenze specifiche.

Lo scopo della guerra secondo Orwell – Parte 6

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Nella prima, nella seconda, nella terza, nella quarta e nella quinta parte di questa rubrica “lo scopo della guerra secondo Orwell” abbiamo proposto il CAPITOLO III di “TEORIA E PRASSI DEL COLLETTIVISMO OLIGARCHICO”, il saggio presente nell’opera 1984 che il protagonista Winston Smith si trova a leggere in un momento di riposo, verso pagina 150 del libro.

Oggi proseguiamo continuando il capitolo V da dove l’avevamo interrotto.


George Orwell

Capitolo III: La Guerra è pace

PARTE VI

Lettura

Nessuno di questi progetti, tuttavia, riesce a essere attuato, col risultato che nessun superstato conquista posizioni di vantaggio rispetto agli altri due. Ciò che appare maggiormente degno di nota è il fatto che le tre potenze già posseggono nella bomba atomica un’arma che le ricerche in corso difficilmente riusciranno a superare. Anche se il Partito sostiene, com’è sua abitudine, di esserne stato l’inventore, le prime bombe atomiche apparvero all’inizio degli anni Quaranta e furono già usate su larga scala un decennio dopo, quando ne vennero sganciate centinaia sui centri industriali, soprattutto della Russia europea, dell’Europa occidentale e del Nordamerica. I suoi effetti convinsero i gruppi dirigenti di tutti i paesi che il lancio di altre bombe avrebbe significato la fine della società organizzata e quindi del loro stesso potere. A partire da quel momento non furono sganciate altre bombe, anche se non venne sottoscritta né sollecitata alcuna intesa ufficiale. Tutte e tre le potenze continuano a produrre bombe atomiche e a immagazzinarle, nella convinzione che prima o poi si verificherà un evento decisivo che ne imporrà l’uso.

Commento prima parte

Come detto nella parte precedente, la quinta, ci sono stati innumerevoli test atomici. Mi preme ricordare come molti dei test fatti dagli Stati Uniti sono stati fatti in territorio statunitense stesso, facendo ricadere sulla propria stessa popolazione tutti gli effetti dei test.

Lettura

Nel frattempo, per un arco di tempo di quaranta, cinquant’anni circa, l’arte della guerra è rimasta al passo. Gli elicotteri si usano oggi più che in passato, i bombardieri sono stati in gran parte soppiantati da proiettili autopropellenti, le navi da guerra, troppo fragili e costrette a un perpetuo movimento, sono state sostituite dalle Fortezze Galleggianti, praticamente inaffondabili, ma in ultima analisi di progressi ce ne sono stati ben pochi. I carri armati, i sottomarini, le mine, le mitragliatrici, perfino i fucili e le bombe a mano, si usano ancora. Inoltre, malgrado le continue carneficine riportate sui giornali e sui teleschermi, sono finite quelle battaglie all’ultimo sangue delle guerre precedenti, in cui in poche settimane morivano centinaia di migliaia o addirittura milioni di uomini.
Nessuno dei tre superatati si lancia mai in avventure che possano implicare il rischio di una seria sconfitta. Quando si intraprende un’azione su larga scala, si tratta di solito di un attacco proditorio lanciato contro un alleato. Non esiste alcuna differenza fra la strategia che le tre potenze seguono o fingono di seguire. Il piano generale, realizzato per mezzo di
un intreccio di combattimenti, contrattazioni e tempestivi atti di tradimento, consiste nell’acquisizione di un certo numero di basi che chiudano come in un cerchio questo o quello stato rivale, nella successiva firma di un trattato di pace con detto stato, col quale si resterà in termini di amicizia per un numero di anni sufficienti ad attenuare qualsiasi sentimento di sospetto.

Commento seconda parte

E' chiaro. Nessuno vuole la fine delle ostilità. Si guadagna un bel po' da entrambe le parti, compresa successiva ricostruzione. 

Lettura

Durante questo periodo le testate atomiche potranno essere immagazzinate nei punti strategici, quindi lanciate simultaneamente, con effetti così devastanti da rendere impossibile qualsiasi rappresaglia. Si potrà allora sottoscrivere, in preparazione di un altro attacco, un patto di amicizia con l’altra potenza mondiale. Inutile dire che un progetto del genere è un sogno che non si realizzerà mai. Inoltre, i combattimenti hanno luogo unicamente nelle regioni contese attorno all’equatore e al polo, e in nessun caso si procede a un’invasione del territorio nemico. Ciò spiega per quale motivo alcune frontiere tra i superstati siano aleatorie. L’Eurasia, per esempio, potrebbe conquistare facilmente le Isole Britanniche, che fanno parte della geografia dell’Europa; l’Oceania, per parte sua, potrebbe spingere le proprie frontiere fino al Reno o addirittura fino alla Vistola. Una simile mossa, però, violerebbe il principio, mai dichiarato ma rispettato da ciascuna delle parti, dell’integrità culturale. Se l’Oceania dovesse riuscire a conquistare quelle regioni che una volta erano note col nome di Francia e Germania, si renderebbe necessario sterminarne gli abitanti (un progetto, questo, che porrebbe notevoli problemi pratici) o tentare l’assimilazione di circa cento milioni di persone che, volendoci limitare al solo sviluppo tecnologico, sono su un livello ben diverso da quello dell’Oceania. Il problema si pone nei medesimi termini per tutti e tre i superstati. La loro struttura esige che non vi siano contatti con gli stranieri, con la sola eccezione, comunque limitata, dei prigionieri di guerra e degli schiavi di colore. Perfino l’alleato ufficiale del momento viene visto col massimo sospetto. A parte i prigionieri di guerra, il cittadino qualunque dell’Oceania non vede mai un abitante dell’Eurasia o dell’Estasia, e gli è interdetto l’apprendimento delle lingue straniere. Se gli si consentisse di avere contatti con stranieri, scoprirebbe che sono persone come lui e che la maggior parte di quanto gli è stato detto di loro è pura menzogna.

Commento terza parte

Guardiamo ciò che sta accadendo in est Europa oggi. Secondo voi, le innumerevoli vittime usate come carne da macello lungo il confine, che siano dell'uno o dell'altro schieramento, pensate davvero importi qualcosa a chi guarda dall'alto?

scopo della guerra
mappa 1984 di George Orwell

Seguirà parte 6. Se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo e commentate le vostre considerazioni

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Falsi movimenti e falsi esponenti. Lettera per la riflessione.

Hanno lavorato,anche su questo,oramai da un decennio. Oggi più che mai.
Ci hanno lavorato con meticolosità.
Via via che la consapevolezza aumentava,
mentre nascevano gruppi di gente onesta,
loro rispondevano con disinformazione e seminando le loro controparti.
Minare la fiducia del popolo,tra il popolo, così da eludere qualunque possibilità di UNIONE.
Ci sono riusciti così bene,in quanto quello che prima era un loro compito,ora viene svolto dalla gente stessa.
Come la gente che controlla la gente,adesso, la gente divide la gente.
Dovremmo tutti guardare cosa ognuno ha da portare di buono,
come può fare la differenza nella comunione di intenti.
Senza escluderci vicendevolmente dovremmo imparare l’uno dall’altro,che siano strade che possiamo comprendere e accettare,che siano cose che non sembrano andarci giù o frutto della nostra interpretazione. Abbiamo sempre da imparare.
Tutti sono capaci di sbagliare,nessuno è in grado di non sbagliare mai.
Solo uno spirito evoluto sa che ogni sbaglio è un gradino che ci può innalzare.
Mi piacerebbe unire le forze indipendentemente da quello che si
dice di uno o dell’altro. Poiché lo “schieramento” è sempre avvenuto, avviene e avverrà naturalmente.
Non c’è bisogno del giudizio o pregiudizio di alcuni per allineare movimenti e individui da una o dall’altra parte.
Voglio ancora tendere la mano a chiunque si voglia avvicinare per abbracciarsi.
Senza la fiducia non c’è via,poiché non ci sarebbe possibilità
di ritrovarsi e agire in comunione di intenti.
Senza la fiducia non c’è spazio nemmeno per l’amore.
La fiducia, che parte da sé stessi e si apre agli altri, è la ninfa che fa sbocciare ogni fiore.
E’ la forza,il coraggio, che ci porta a fare ogni nuovo passo.

Dare fiducia,come il saper perdonare, è anche il grande varco che concede al prossimo di poter cambiare.
Così come sono cambiato io,profondamente,via via che il mio scopo e la mia visione si allineavano.. Solo guadagnando fiducia in me, solo guadagnando fiducia da chi ho intorno,
ho potuto fare i più grandi salti.
Solo dando fiducia ho potuto comprendere chi meritava di restare al mio fianco
e chi invece,al momento,andava allontanato.


Che lo vogliate ammettere o meno,abbiamo tutti bisogno di aiuto,
abbiamo tutti bisogno l’uno dell’altro.
Non abbiamo solo bisogno che la gente si svegli,
ma che la gente si unisca in comunione di intenti.
Che ognuno possa far affidamento a chi ha intorno,
che possa esser sostenuto quando si vacilla e si rischia di cadere.
Nonostante io abbia iniziato quando nessuno voleva ascoltare
e i pochi divulgatori (me compreso) venivano solo che pubblicamente derisi,
nonostante oggi stiano facendo di tutto per fermare questo risveglio,
ho sempre avuto grandi aspettative-fiducia nell’umanità e in ognuno di voi.
In voi ho riposto tutto,poiché senza il sostegno di ognuno di voi e la vostra fiducia non avrei potuto continuare…
Non avrei avuto la motivazione,il coraggio e soprattutto la credenza-convinzione in ciò che sto facendo.
Invece tutto ha un preciso senso sincronico. Ogni cosa è al suo posto.
Tutto va come deve andare.

Dobbiamo avere uno scopo chiaro in questa esperienza chiamata vita
e dobbiamo solo concentrarci per portarlo a termine.
Con fiducia,coraggio e amore.
Senza nient’altro.
Davide,Kill Dogma.

Siete liberi di condividere questo articolo quanto e dove volete.
Siamo aperti a unire le forze,con chiunque sia onestamente disposto a remare dalla stessa parte,sino alla fine.

Puoi sostenere il mio lavoro tramite questo modulo sicuro di Paypal: https://www.paypal.com/donate?hosted_button_id=6992FE43VFGT2

La matrice interiore – Emanuele Palmieri

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Descrizione

matrice interiore

In questo video, siamo in compagnia di Emanuele Palmieri, formatore, ricercatore e scrittore. Si racconterà al canale, trattando i libri scritti, nello specifico, il secondo testo, “La matrice interiore”. Inoltre parleremo dell’evento XCongress 2022, evento organizzato dal nostro amico Pino Morelli, direttore della rivista XTimes, momento di incontro e ritrovo avvenuto ad Agosto dello scorso anno. Tratteremo di diverse tematiche. Buona Visione!

Playlist: 🔎 Sincronia degli eventi Seguici su Instagram: https://www.instagram.com/contattoavvenuto Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/contattoavvenuto Canale Telegram ufficiale: https://t.me/contattoavvenuto

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Iniziativa per non mangiare insetti.

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Fermiamo sul nascere la commercializzazione degli insetti.

La comunità europea ha introdotto, per il momento, 4 farine a base di insetti che dal 24 gennaio scorso possono essere inserite nei cibi, anche quelli per vegani o vegetariani.

Acheta domesticus (grillo domestico) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32023R0005&qid=1672849309068

larva di Tenebrio molitor https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32022R0169

Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023R0058&from=EN

Locusta migratoria https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R1975

Questi insetti verrando indicati tra gli ingredienti con il loro nome o sotto la dicitura “farina proteica”.

Se prenderà piede il consumo di insetti, secondo l’Agenda 2030 e UE, questi andranno a sostituire tutti i prodotti alimentari tradizionali.

Per questo motivo bisogna informare più persone possibile su cosa stanno mangiando e fare in modo che i punti vendita, mense, ospedali, ecc non introducano gli insetti nei cibi.

Non è solo una questione di disgusto ma anche di salute visto che, secondo una ricerca medica, nel 30% degli allevamenti sono presenti insetti che portano patogeni dannosi per l’uomo.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6613697/

Inoltre sono pericolosi per chi ha allergie e non sono stati effetuati test sull’uomo.

Pagina EFSA (UE) dove specificano che il Grillo domestico è pericoloso per chi ha allergie ai crostacei e agli acari https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/7258

Pagina EFSA (UE) pubblicata dopo l’approvazione del Grillo domestico dove dichiarano che non sono stati effettuati test sull’uomo ma viene commercializzato comunque https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2021.6779

Per questo motivo abbiamo deciso di attuare un’iniziativa. Ideata dall’Avv. Fettolini e gestita da diversi canali, chiunque può aderire o partecipare autonomamente.

Sarà suddivisa in più fasi che vi spiegheremo passo dopo passo, la cosa importante è non usare la violenza sia fisica che verbale o fare atti vandalici.

Occorre il vostro aiuto, di voi tutti!…da soli si può avere l’idea ma è solo l’unione che può portare al risultato.

In questo video ve la spieghiamo

Iniziativa per non mangiare insetti

Qui trovate i file scaricabili e i form da mandare via mail, potete omettere i vostri dati personali se volete:




Questa è la mail dove mandarci le risposte, non mandateci i vostri dati personali:

nogrills.sisalus@gmail.com

Grazie a tutti i canali e gruppi che già stanno collaborando attivamente!

Canali Telegram:

Il Giurista Impertinente http://t.me/IlGiuristaImpertinente

Dissociati Liberi (canale e gruppi regionali) https://t.me/dissociati_liberi

C150 https://t.me/Coordinamento_15_ottobre

Multilevel delle Libertà https://t.me/orgoglioitaliani

MikaYoutubers https://t.me/MIKAYOUTUBERS

I Rimasti http://t.me/irimasti

Insetti cibo https://t.me/insetticibo


Telegram: https://t.me/dissociati_liberi

YouTube: https://www.youtube.com/c/daVinjiTv

Facebook: https://www.facebook.com/daVinjiRevelation

Instagram: https://www.instagram.com/da_vinji/

Puoi supportare con una donazione: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=9R4SKFNHQL57

Lo scopo della guerra secondo Orwell – Parte 5

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Nella prima, nella seconda, nella terza e nella quarta parte di questa rubrica “lo scopo della guerra secondo Orwell” abbiamo proposto il CAPITOLO III di “TEORIA E PRASSI DEL COLLETTIVISMO OLIGARCHICO”, il saggio presente nell’opera 1984 che il protagonista Winston Smith si trova a leggere in un momento di riposo, verso pagina 150 del libro.

Oggi proseguiamo continuando il capitolo V da dove l’avevamo interrotto.


George Orwell

Capitolo III: La Guerra è pace

PARTE V

Lettura

Nessuno di questi progetti, tuttavia, riesce a essere attuato, col risultato che nessun superstato conquista posizioni di vantaggio rispetto agli altri due. Ciò che appare maggiormente degno di nota è il fatto che le tre potenze già posseggono nella bomba atomica un’arma che le ricerche in corso difficilmente riusciranno a superare. Anche se il Partito sostiene, com’è sua abitudine, di esserne stato l’inventore, le prime bombe atomiche apparvero all’inizio degli anni Quaranta e furono già usate su larga scala un decennio dopo, quando ne vennero sganciate centinaia sui centri industriali, soprattutto della Russia europea, dell’Europa occidentale e del Nordamerica. I suoi effetti convinsero i gruppi dirigenti di tutti i paesi che il lancio di altre bombe avrebbe significato la fine della società organizzata e quindi del loro stesso potere. A partire da quel momento non furono sganciate altre bombe, anche se non venne sottoscritta né sollecitata alcuna intesa ufficiale. Tutte e tre le potenze continuano a produrre bombe atomiche e a immagazzinarle, nella convinzione che prima o poi si verificherà un evento decisivo che ne imporrà l’uso. Nel frattempo, per un arco di tempo di quaranta, cinquant’anni circa, l’arte della guerra è rimasta al passo. Gli elicotteri si usano oggi più che in passato, i bombardieri sono stati in gran parte soppiantati da proiettili autopropellenti, le navi da guerra, troppo fragili e costrette a un perpetuo movimento, sono state sostituite dalle Fortezze Galleggianti, pratica-mente inaffondabili, ma in ultima analisi di progressi ce ne sono stati ben pochi. I carri armati, i sottomarini, le mine, le mitragliatrici, perfino i fucili e le bombe a mano, si usano ancora. Inoltre, malgrado le continue carneficine riportate sui giornali e sui teleschermi, sono finite quelle bat-taglie all’ultimo sangue delle guerre precedenti, in cui in poche settimane morivano centinaia di migliaia o addirittura milioni di uomini.

Commento prima parte

Forse non tutti sanno che le atomiche non sono esplose soltanto due volte (Hiroshima e Nagasaki), ma ve ne sono state almeno 2053, ovviamente quelle coniosciute.
Qui potete vedere l'animazione di tutte le esplosioni avvenute fino ad oggi:

https://www.youtube.com/watch?v=LLCF7vPanrY

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Nessuno dei tre superatati si lancia mai in avventure che possano implicare il rischio di una seria sconfitta. Quando si intraprende un’azione su larga scala, si tratta di solito di un attacco proditorio lanciato contro un alleato. Non esiste alcuna differenza fra la strategia che le tre potenze seguono o fingono di seguire. Il piano generale, realizzato per mezzo di
un intreccio di combattimenti, contrattazioni e tempestivi atti di tradimento, consiste nell’acquisizione di un certo numero di basi che chiudano come in un cerchio questo o quello stato rivale, nella successiva firma di un trattato di pace con detto stato, col quale si resterà in termini di amicizia per un numero di anni sufficienti ad attenuare qualsiasi sentimento di sospetto. Durante questo periodo le testate atomiche potranno essere immagazzinate nei punti strategici, quindi lanciate simultaneamente, con effetti così devastanti da rendere impossibile qualsiasi rappresaglia. Si potrà allora sottoscrivere, in preparazione di un altro attacco, un patto di amicizia con l’altra potenza mondiale. Inutile dire che un progetto del genere è un sogno che non si realizzerà mai. Inoltre, i combattimenti hanno luogo unicamente nelle regioni contese attorno all’equatore e al polo, e in nessun caso si procede a un’invasione del territorio nemico. Ciò spiega per quale motivo alcune frontiere tra i superstati sia-no aleatorie.

Commento seconda parte

Strano come oggi i poli non solo non sono teatro di scontri, ma addirittura sono sotto rigida sorveglianza e accesso vietato con il contributo di TUTTE le nazioni, anche quelle che "sembrano" in contrasto tra loro.
Sembrano, appunto.

Lettura

Oggi esistono due soli tipi di scienziati: da una parte, un essere a metà fra lo psicologo e l’inquisitore, intento a studiare con precisione estrema la mimica facciale, la gestualità, i toni della voce e a sperimentare tutto ciò che induca un essere umano a dire la verità, dai farmaci all’elettroshock, dall’ipnosi alla tortura fisica. Dall’altra, il chimico, il fisico o il biologo, che della sua disciplina specifica utilizza solo quanto serve a togliere la vita. Negli enormi laboratori del Ministero della Pace e in stazioni sperimentali occultate nelle foreste brasiliane o nel deserto australiano o nelle isole più remote dell’Antartide, squadre di esperti sono costantemente all’opera. Alcuni sono unicamente impegnati nello studiare l’organizzazione di guerre future, altri mettono a punto bombe-razzo sempre più grandi, esplosivi sempre più potenti, sistemi di corazzatura sempre più impenetrabili; altri si sforzano di scoprire gas sempre più letali, di mettere a punto velenosi solubili da produrre in ingenti quantità, in modo da distruggere la vegetazione di continenti interi, o di coltivare germi resistenti a tutti gli anticorpi; altri sono impegnati nella costruzione di un
veicolo capace di avanzare sottoterra con la stessa facilità con cui un sottomarino viaggia sott’acqua, o di un aereo autonomo rispetto alla sua base, come una imbarcazione a vela; altri, più temerari, studiano come concentrare e dirigere i raggi solari per mezzo di lenti sospese nello spazio a migliaia di chilometri di distanza dalla Terra o come produrre terremoti e maremoti artificiali sfruttando il calore al centro del pianeta.

Commento terza parte

Qualcosa mi fa pensare alla geoingegneria attuale e ai biolaboratori che si trovano ormai in giro per il pianeta come funghi. Chissà perché tutto quello che descrive Orwell, ha sempre un riscontro oggettivo nella realtà.

guerra
mappa 1984 di George Orwell

Seguirà parte 6. Se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo e commentate le vostre considerazioni

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